In Mountain Bike al Lago Fedaia
Dobbiamo andare al Lago Fedaia. Abbiamo pronunciato questa frase fin dal giorno in cui siamo partiti per andare in Val di Fassa.
La vacanza sta volgendo al termine, ci resta un giorno utile e decidiamo di fare questa escursione al celebre lago sotto il ghiacciaio della Marmolada.
Come al solito, ricca colazione con panini e dolci di ogni tipo all’hotel Cesa Edelweiss di Campitello di Fassa presso il quale abbiamo soggiornato durante questo viaggio in mountain bike, poi partiamo imboccando la srada statale in direzione di Canazei, dove arriviamo in pochi minuti.
Il meteo mette nuvoloso tutto il giorno: sembra che ci abbiano indovinato, infatti il cielo è coperto, ma tra una nuvola e l’altra c’è spazio per qualche raggio di sole.
Non abbiamo studiato il percorso nei minimi dettagli, decidiamo di improvvisare un po’; proprio a Canazei ci spostiamo sull’altro lato del fiume per imboccare una strada sterrata pedonale che costeggia il torrente Avisio e la percorriamo fino alla fine dell’abitato di Canazei.
Subito dopo Canazei imbocchiamo una strada asfaltata che attraversa una zona pedonale pianeggiante immersa nel verde, ideale per passeggiate e relax grazie al gran numero di tavolini e panchine disponibili.
Attraversiamo il fiume di nuovo e imbocchiamo un bellissimo sentiero immerso nel verde che corre lungo il torrente Avisio: iniziamo a salire un po’ su questo bel single track interamente all’ombra sul quale incontriamo alcune persone a piedi.
Continuiamo sul sentiero fino a quando non abbiamo oltrepassato il paese di Penia, avendo sempre il ruscello alla nostra sinistra.
Nella parte finale il sentiero sale in modo più deciso fino a quando si ricongiunge con la strada provinciale 641.
Continuiamo per qualche centinaio di metri su strada fino a che incontriamo due signore, ospiti del nostro stesso hotel, con le quali scambiamo due chiacchiere e ci consigliano di continuare su una strada sterrata fino a raggiungere un albergo in mezzo al bosco in località Pian Trevisan: da lì parte un sentiero che sale al lago Fedaia, ma a detta loro non è fattibile in mountain bike.
La voglia di evitare l’asfalto ci convince a provare questa opzione, raggiungiamo il piazzale dell’hotel dove troviamo una famiglia di turisti tedeschi in mountain bike. Siamo a 1681 metri, diamo un’occhiata al sentiero 605 ma sembra proprio che le signore avessero ragione e decidiamo di tornare sulla strada che dista giusto qualche minuto.
Il figlio della famiglia tedesca, sui 18 anni, sembra convinto di riuscire ad arrivare in cima al sentiero sostenendo che non sia impossibile da fare in bici.
Noi abbiamo fatto già due giri piuttosto impegnatici nei giorni precedenti ( Passo Costalunga, Lago di Carezza e Roda di Vael e Val Duron, Val Gardena e Val di Fassa), quindi decidiamo di salire su asfalto. Ci salutiamo e iniziamo la lunga salita al lago Fedaia. La salita sotto il sole inizia con lunghi dirizzoni intervallati da 4 tornanti che ci fanno guadagnare rapidamente quota, poi la strada procede pressoché dritta lungo il fianco sinistro della valle, continuando a salire ma con pendenza minore.